mercoledì 6 febbraio 2008

Asterix alle Olimpiadi

Anno: 2008
Regia: Frederic Forestier
Distribuzione: Warner Bros.

Alafolix è perdutamente innamorato della principessa greca Irina, promessa sposa a Bruto, figlio di Cesare. Per conquistare la mano della bella, Alafolix scommette di vincere le Olimpiadi. Asterix e Obelix corrono in suo aiuto...

E' il caso di dire che per Asterix e Obelix viene scomodata tutta la Francia. Richiamando gli intenti degli autori dei fumetti Rene Goscinny e Albert Uderzo, "Asterix alle Olimpiadi" (terzo film sui galli) proietta situazioni e personaggi di oggi nell'ambientazione gallo-romana. Purtroppo però, se i fumetti dei due autori risultavano gradevoli e irriverenti, il film di Frederic Forestier risulta fastidioso e inutile. La passerella dei “vip” inizia con Depardieu, divertito più del solito nel proporre un improbabile parodia del “Cyrano de Bergerac” (film che lo rese famoso), e prosegue con Alain Delon che scimmiotta se stesso in un monologo iniziale che tira in ballo "Rocco e i suoi fratelli" e "Il Gattopardo".
In linea con questa tendenza, ovviamente, le gare sono il pretesto per le comparsate di vari sportivi - francesi e non - come Schumacher, Zidane e Amélie Mauresmo.

In questo mare di richiami e rimandi il film si perde in un autocompiacimento patriottico di cui, francamente, non si sentiva il bisogno. Un risultato che non diverte affatto e che anzi annoia, mostrando una vanità che neppure i fumetti avevano.

Diego Altobelli (02/2008)

La guerra di Charlie Wilson

Anno: 2008
Regia: Mike Nichols
Distribuzione: Uip

Stati Uniti: siamo all'inizio degli anni '80. Charlie Wilson è un deputato americano che si è ritagliato un posto nella politica interna stringendo accordi e facendo favori, senza chiedere niente in cambio. Durante uno dei tanti party a cui partecipa, Wilson viene a conoscenza dell'occupazione russa in territorio afghano. Intuendo il potenziale strategico che avrebbe una tale posizione militare nella risoluzione della guerra fredda tra Russia e Usa, Wilson comincia una lunga trattativa con gli uomini a cui aveva fatto dei favori. Riuscirà a far arrivare alla popolazione afghana le armi per difendersi dai russi.

A volte, più del regista, in un film tirano gli attori, il cast. E' il caso di questo "La guerra di Charlie Wilson", pellicola dove alla semplicistica regia di Mike Nichols si affiancano i nomi altisonanti dei premi Oscar Julia Roberts, Philip Seymour Hoffman e, naturalmente, Tom Hanks. Facile, con nomi così di rilievo, cadere nel tranello di "far fare tutto a loro", e purtroppo questo è ciò che si avverte guardando "La guerra di Charlie Wilson", film a cui manca un'impronta registica degna di essere seguita.
La sceneggiatura bonacciona e burlesca fa il resto e al film non rimane altro che il talento (immenso) degli attori - Hoffman vale da solo il prezzo del biglietto - e le intenzioni non proprio chiare del soggetto. Soprattutto rimangono poco chiare le vere motivazioni che spinsero Charlie Wilson a proseguire nella sua crociata.
Furbescamente il film decide di non rispondere, sorvolando sui tanti dubbi e proponendo una trama che tra ironia e patinata fotografia degli anni '80 profuma tanto di campagna elettorale.

Diego Altobelli (02/2008)

lunedì 4 febbraio 2008

Caos calmo

Anno: 2008
Regia: Antonello Grimaldi
Distribuzione: 01

Antonello Grimaldi firma la buona trasposizione cinematografica di “Caos calmo” scritto da Sandro Veronesi, successo letterario degli ultimi anni che unisce il tema del lutto a misticismo metropolitano.

Pietro Paladini è un uomo di successo a cui accade qualcosa di totalmente imprevisto: la morte della moglie. Contrariamente però a quanto ci si potrebbe aspettare, la sua reazione non è di rabbia. In lui nasce un “caos calmo”, una sorta di nuova coscienza. Assecondando questa nuova e sconosciuta sensazione, Pietro decide di passare le giornate davanti la scuola di sua figlia Claudia...

Per capire ciò che si prova guardando “Caos calmo” bisogna pensare ad un risveglio.
Infatti, con atmosfere rarefatte “Caos calmo” si rivela un film attraente, in cui i personaggi diventano di volta in volta coscienza del protagonista generando un dialogo collettivo che tocca i temi del linguaggio e della verità.
La regia poi, asciutta ma mai povera, è coadiuvata da una colonna sonora penetrante, che sa accompagnare al meglio le scene.

Ottimo il cast, tutti attori navigati che sembrano esprimere il meglio delle loro capacità attoriali. Da Nanni Moretti a Isabella Ferrari (la scena di sesso tra loro nasconde un’ellissi cinematografica notevole); da Valeria Golino a Alessandro Gassman fino agli interpreti stranieri, con la partecipazione (davvero) straordinaria di Roman Polanski.

”Caos calmo” è un risveglio, come si diceva prima. E come certi risvegli si trova in uno stato di grazia assoluta.
Un film che ha anche l’assoluto pregio di far bene al cinema italiano.

Diego Altobelli (02/2008)
estratto da http://filmup.leonardo.it/caoscalmo.htm